venerdì 24 ottobre 2008

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Indetto da FLC CGIL, CISL Università, CISL FIR e UIL PA-UR.AFAM uno sciopero generale per il 14 novembre di Università, Ricerca ed AFAM.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mai come adesso sento il mio futuro che si scioglie come neve al sole...mai come ora ho paura di diventare "grande".
Ho 24 anni e studio scienze storiche alla sapienza di Roma,dopo 2 anni e mezzo passati a lavorare come operaio in una ditta che poi come per incanto è fallita e oltretutto ho scoperto anche un'amara verità:mi avevano versato solo 4 mesi di contributi in 2 anni e mezzo di lavoro.Così ho deciso di riprendere gli studi per rendere il mio futuro meno schiavo di questo sistema crudele.L'ho fatto per lottare contro tutte quelle ingiustizie che giorno per giorno uccidono la nostra dignità e per salvare me stesso da questa onda di mafiosi che ci schiavizzano dalla mattina alla sera...In queste settimane ho riflettuto e ho letto molto su ciò che stava accadendo alla scuola italiana...Ho deciso di non essere indifferente come al solito,di non essere ignorante e partecipare..mi sono schierato con il movimento universitario, contro un governo che è riuscito a portare l'Italia da male in peggio.
Io chiedo solamente di percorrere la mia strada che mi permetta di guardare serenamente al futuro,al mio futuro!!!Sensa quell'ansia che da tempo mi affligge:il precariato.
con la finanziaria e le leggi appena approvate l'amumento delle tasse universitarie comportano una diminuzione delle iscrizioni,ovviamente ci sarà chi può permettersi di studiare e chi no.Uno gioco sporco che ci fa tornare indietro negli anni dove il ricco può permettersi un'istruzione ed il povero no.
Il dimezzamento del corpo dei docenti fa rabbrividire,io che potevo avere uno sbocco sull'insegnamento,dovrei abbandonare anche questa strada e vivere una vita da precario.
Un'altra grande sciocchezza è trasformare il sapere in tante fondazioni private dove la ricerca verrà condotta dall'imprenditore che avrà in mano il nostro futuro e ci saranno atenei uno diverso dall'altro e ovviamente i libri di testo verranno monopolizzati dall'imprenditore...
Per quanto riguarda la nostra protesta,mi piacerebbe vedere più collaborazione tra insegnanti e studenti,dove insieme lavorino per dare risposte concrete.C'è bisogno di preparare tavoli di lavoro per sfornare idee che vengano dal basso per riformare la scuola e l'università italiana.Vorrei vedere oltre al blocco delle lezioni,alle manifestazioni più concretezza,più risposte e decisioni più radicali.

Andrea