lunedì 17 novembre 2008

Dall'università

"Una marea gioiosa e propositiva ha invaso la cittá universitaria de LaSapienza:
due giorni intensi di assemblee, workshop e musica in cui le diverse figure
della formazione hanno continuato a dare corpo a quell'incredibile momento
costituente che è l'autoriforma dell'Universitá. L'autoriforma come processo che
già vive nelle pratiche del movimento, come passaggio di consolidamento delle
forme di autorganizzazione e rilancio degli elementi del conflitto."

Visita il sito www.uniriot.org e leggi i documenti prodotti dall'assemblea

3 commenti:

Francesco Meschini - Città dei Diritti ha detto...

L'onda della protesta studentesca oltre a porre in discussione i decreti di
riforma della Gelmini, punta a denunciare il tentativo di disarticolazione
quello che resta della scuola pubblica dopo trent'anni di politiche
neoliberiste.
A questo punto, stante il disegno di privatizzare il nostro Centro di
Formazione Professionale, trasformandolo da istituto scolastico comunale in una
società a responsabilità limitata, più attenta ai bilanci di gestione che alla
qualità della didattica, sarebbe il caso interrogarci, come comitato cittadino
per la difesa della scuola pubblica, su cosa significa introdurre logiche
aziendaliste e societarie nella gestione di un bene primario come la formazione
professionale in un territorio come il nostro.
In ballo non ci sono solo i posti di lavoro di 70 operatori scolastici, tra
personale docente e non docente, personale precario e assunto in ruolo.
In gioco c'è la qualità della formazione professionale in un contesto di
desertificazione sociale ed economica, dove prevalenti sono ancora le vecchie
logiche di uno sviluppo scarsamente sostenibile, che misura la qualità della
vita a partire dal denaro in circolazione piuttosto che ai livelli di felicità
e libertà di vite non riducibili ai fattori economici e finanziari.
700 sono i ragazzi e le ragazze che frequentano il nostro Centro Rosmini.
Ragazzi e ragazze che spesso arrivano alla formazione professionale dopo essere
passati per i licei e gli istituti tecnici, a volte problematici, la maggior
parte figli di operai e lavoratori precari anch'essi.
Propongo che l'Onda Anomala tiburtina, nel contrastare la deriva aziendalista
di questo governo, come degli altri che l'hanno preceduto, spenda una parola
sui destini di un Centro della Formazione Professionale privatizzato in forma
di srl.
Invitiamo alla prossima assemblea quei lavoratori e quei sindacati che si
stanno battendo per il NO alla privatizzazione, per la difesa del lavoro e
della sua qualità. Per la difesa dell'insegnamento pubblico nella formazione
professionale?

Francesco Meschini
la città dei diritti

Anonimo ha detto...

Il tuo referente in consiglio comunale potrebbe abbondonare la maggioranza, tanto per lasciare il segno. Ma si sa, non si lascia la poltrona.

Emanuela ha detto...

Non capisco il commento di anonimo: ma chi è? Ah già, è anonimo! Comunque io ritengo che il dissenso debba rimanere "attaccato" alla poltrona per poter dissentire a voce più alta, almeno fino a quando ce la fà
A proposito di questo, ci terrei a precisare che nel mese di ottobre, due Consiglieri della maggioranza, per la precisione Tognazzi e Capobianchi, hanno presentato in consiglio comunale una mozione in difesa della scuola pubblica (li pregherei di pubblicarla come commento sul blog) e che all'assemblea del 7 novembre il Sindaco Baisi e l'assessore Federico hanno proposto al comitato di presentare una dichiarazione congiunta in difesa della scuola pubblica, da inviare al Ministero della
(d)istruzione, ...Ora mi chiedo: qual è la motivizione che spinge questa Amministrazione, che DIFENDE la scuola pubblica in quanto tale, a voler trasformare il centro professionale "Rosmini" in società a responsabilità limitata? Io una rispostina l'avrei, ma è scontata. Chiedo allora che il sindaco ci risponda in proposito perchè se la scuola deve essere pubblica e di tutti, deve esserlo tutta, anche i Centri Professionali. Non sono scuole anche quelli? Perchè se non è così, cosa sono? Aziende? NON NE POSSIAMO PIU' della scuola-azienda! Sindaco: batti un colpo di coerenza e chirisci una volta per tutte qual è la tua posizione.